Viva l’Africa, quasi qualcuno trova scritto su questo muro. Già! Ma di quale muro

parliamo? Voglio dire sono io che parlo, ma quel ch’è scritto sul muro qualcuno lo

avrà pur detto!? E allora dico ch’è un po’ come il saluto di quegli africani che per

quanto mai visti, ti salutano come se fino ad ieri non hai fatto altro che starci a

parlare insieme. E oggi li rincontri. Viva l’Africa, eppure seppure questa negritudine

è finita un po’ qua e un po’ là, sembra quasi che il tono dell’abbronzatura sembra

dirci che in Africa il sole batte sempre più in alto. Sì è vero, ma chi se ne frega, voglio

dire la terra ha proprio la forma che ha, e in Africa indubbiamente è sempre estate o

lo sembra quando non nevica. E che si aspetta che nevichi all’equatore, e perché? e

allora Viva l’Africa. E allora quanto sono stupidi gli Africani che vogliono far nevicare

all’equatore, forse di più di quelli che non c’hanno l’abbronzatura e che vogliono la

neve pure d’estate; e andassero al polo nord o al polo sud, che poi è quasi lo stesso,

che poi l’abbronzatura si prende lo stesso, ma allora perché Viva l’Africa, perché

certe volte non si capisce se in Africa ci sono o ci fanno, con la guerra per prendersi

l’abbronzatura al polo nord o al polo sud. E allora Viva l’Africa, quanto ti saluta

con o senza l’abbronzatura, Viva L’Africa, quanto è nuda e sana e non patisce il

freddo all’equatore, e allora perché dire ch’è così, che si deve per forza patire il caldo:

dov’è che ci si è, e dov’è che ci si fa? È caldo è freddo, o è solo una questione d’amore.

Ciao!